Nella puntata precedente ci siamo lasciati con la mia intenzione, prima di guidarla in autodromo, di modificare alcuni particolari della mia Toyota MR2 appena acquistata.
In considerazione dell'età dell'auto (è stata immatricolata nel 2002) la prima cosa che ho deciso di modificare è stato l'impianto frenante.
L'olio idraulico del circuito freni è fortemente igroscopico e, se esposto ad umidità, con il tempo si degrada perdendo le sue originali caratteristiche, in particolare abbassando la temperatura di ebollizione.
Allo stesso tempo anche le tubazioni flessibili realizzate in gomma connesse alle pinze dei freni, con il trascorrere degli anni, si deteriorano. La gomma perde elasticità, si screpola perdendo le originali caratteristiche meccaniche. Credo che arrivare in fondo ad un rettilineo e, al momento della staccata, trovarsi con il pedale del freno che arriva a fine corsa sia una delle peggior situazioni che possono capitare. In passato ho già provato un paio di volte questa sensazione (svuotamento della pompa dei freni della mia Autobianchi A112 ed ebollizione dell'olio idraulico durante un giro in moto) e credetemi, non è assolutamente una bella emozione.
I freni, ovvero "la sicurezza prima di tutto"
Proprio perché credo che, a prescindere dal livello agonistico o meno, quando si scende in pista la sicurezza sia l'aspetto più importante, il primo intervento sulla MR2 ha riguardato l'impianto frenante.
Tubi in treccia aeronautica per la Toyota MR2 |
Le originali tubazioni in gomma sono state sostituite con più sicuri e resistenti tubi in treccia aeronautica e contestualmente abbiamo sostituito integralmente il fluido idraulico.
Il collettore di scarico
I secondo intervento ha riguardato il collettore di scarico. Dato che le prime versioni della Toyota MR2 MKIII presentavano un difetto di progettazione (errate tolleranze sui raschiaolio; e si, anche i nipponici a volte sbagliano...) che comportava il fatto che l'olio, arrivando a contatto con i precatalizzatori posti sul collettore di scarico, ne causasse il danneggiamento. La ceramica, una volta frantumata poteva essere risucchiata nella camera di combustione con conseguente rottura catastrofica (soprattutto per il portafogli) del motore.
Per evitare tutto questo e per aggiungere qualche cavallo alla MR2 abbiamo sostituito il collettore originale con un collettore 4 in 2 realizzato in acciaio inox.
Collettore di scarico in acciaio inox per la Toyota MR2 |
A valle dell'installazione, non potendo reinstallare i carter originali per l'isolamento termico, abbiamo provveduto a realizzare il bendaggio del collettore di scarico con bende termiche che, oltre a mantenere più fresco il vano motore, aumenta la velocità di deflusso dei gas di scarico con qualche ulteriore piccolo beneficio in termini prestazionali.
Il collettore della Toyota MR2 dopo il bendaggio |
E con questo si conclude la prima serie di interventi, ora non resta che trovare alla MR2 quattro scarpette più appropriate a danzare in pista e poi finalmente si comincia... l'avventura continua!!!