sabato 23 novembre 2019

Pista Low Cost - Mi serve una vettura!!!

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L'avventura continua

Dopo le prime esperienze a Franciacorta con la Lotus Elise, i miei discorsi entusiastici hanno coinvolto anche mio fratello con il quale, dopo che si era procurato una MX5 2.0 NC, abbiamo iniziato a partecipare agli Open Pit Lane organizzati sul circuito di Varano. Guidare in circuito è una cosa veramente divertente ed appagante, però guidare auto di proprietà di altri mi lasciava una certa ansia dovuta al timore di danneggiare una vettura che non mi apparteneva e questo, in un qualche modo, mi guastava un poco l'esperienza.

Parte la caccia ad un'auto tutta mia

Anche per questo è quindi partita la ricerca di una macchina da dedicare prevalentemente alla pista. Dato che si tratta di un mio sfizio, e considerando anche il rischio di lasciare la vettura attaccata a qualche new jersey o barriera di gomme a bordo pista, ho fissato un budget massimo per l'acquisto in 10.000 euro... nel malaugurato caso che la distrugga piangerò un po' ma non sarà una tragedia. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici invece i requisiti che ho fissato sono:
  • deve avere la trazione posteriore
  • deve essere leggera
  • deve essere relativamente economica nella gestione (tasse, manutenzione e riparazioni)
Scorrendo le inserzioni pubblicate sui principali siti dedicati alla vendita di automobili mi imbatto in una marea di vetture interessanti. Trovo diverse Porsche Boxter apparentemente ben conservate, ok, belle da farci una scampagnata domenicale in Val Trebbia ma per la pista direi che non soddisfano il requisito legato alla economicità di gestione. I ricambi costano veramente tanto e la disponibilità di pneumatici semislick in quelle misure è estremamente limitata (solo due costruttori ed a prezzi esorbitanti).


Una vettura veramente interessante è la Nissan 350Z o 370Z. Decisamente sportiva, monta un bel V6 da 3.5 litri ma purtroppo il costo della tassa di proprietà è abbastanza elevato e al momento della ricerca stranamente non vi erano molte occasioni appetibili.

La BMW M3

Dopo qualche giorno scovo una inserzione relativa ad una BMW M3 E90 del 1988..... cavolo, l'auto dei miei sogni... abbastanza potente, auto storica e quindi risolto pure il problema della tassa di proprietà..
Il prezzo richiesto di 10.000 euro tondi tondi però è veramente troppo basso per questo tipo di auto, dove sta l'inghippo?

BMW M3 E30 1988
La BMW M3 E30 in vendita

La vettura è stata radiata dal PRA, non ha i documenti e quindi diventa molto difficoltoso reperire le necessarie informazioni sulla storia del veicolo... inoltre fare una nuova immatricolazione in Italia è pressoché impossibile dato che dovrebbe soddisfare le attuali norme antinquinamento... Si potrebbe ritargarla all'estero (es. in Germania), ma occorre trasportarla all'estrero e curare la pratica sul posto.
Per tutta questa serie di problemi, a malincuore, ma devo desistere.


La Mazda MX5

Tramontata l'opzione BMW M3 mi concentro su di un classico dei track day, la Mazda MX5. Una vettura leggera e veramente divertentissima da guidare in circuito, potente quanto basta rappresenta il compromesso ideale tra divertimento, sportività e costi abbordabili.
Sto cercando in particolare la versione 2.0 Litri che, con 160 cavalli ed una discreta coppia, possiede le giuste caratteristiche per i miei obiettivi.


Mazda MX5 NC 2.0
Mazda MX5 NC

Individuo un paio di offerte che credo possano andare, prendo i primi contatti ma, quando sto per concludere, un tarlo entra nella mia testa. La MX5 la possiede già mio fratello e quindi è già disponibile nel nostro garage, acquistarne un'altra  costituirebbe un inutile doppione. Inoltre, avendo avuto la fortuna di poter girare in circuito con Ferrari 360 Challenge, 430 Scuderia e Lotus Elise, mi è rimasto nel cuore quella sensazione che si prova guidando una vettura a motore centrale.
Ovviamente queste auto sono assolutamente fuori dal budget che mi sono imposto, però possibile che non ci sia una vettura con queste caratteristiche ma allo stesso tempo più abbordabile?

Ok, per oggi vi ho già stancato a sufficienza per cui il seguito della storia ve lo racconto nella prossima puntata... mi raccomando, restate con me!!!



sabato 16 novembre 2019

Pista Low Cost - Inizia l'avventura

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La mia passione viene da lontano

La passione per la meccanica e tutto ciò che ha un motore mi accompagna da sempre. Ricordo con affetto di intere mattinate domenicali trascorse con mio padre alla stazione ferroviaria ad osservare locomotori a vapore che sbuffando effettuavano le manovre di spostamento dei vari convogli.
Crescendo ho trascorso molto dei miei week end a bordo pista a Varano, Monza, Imola con qualche puntata al Mugello oltre che ovviamente a bordo strada in tutti i rally che erano alla mia portata.

Vent'anni, le prime esperienze

Attorno ai vent'anni, seconda metà anni '80, finalmente ho avuto l'occasione di fare qualche gara nel campionato di autocross che veniva organizzato localmente. Tutto molto dilettantistico ma comunque una bellissima esperienza in compagnia di amici e personaggi divertentissimi, profumo di olio, di benzina e soprattutto di grigliate condito da polvere di terra che arrivava ovunque.

Le cose belle solitamente durano poco ed infatti, per mancanza del rilascio dei necessari permessi, l'organizzazione ha dovuto abbandonare, chi ne ha avuto la possibilità si è spostato nei campionati CSAI oppure sui rally, io da buon squattrinato ho rottamato la mia fedele VW Maggiolino e con essa le mie velleità di essere un pilota da corsa.

Sono stato più volte tentato di fare qualche rally minore, ma alla fine ho sempre rimandato a momenti migliori, dirottando la mia passione per i motori sull'enduro su e giù per i colli Piacentini.

Quando oramai non ci pensavo nemmeno più.....

Quando oramai ero rassegnato all'idea che non avrei mai girato in pista con un'auto, nella primavera 2017 è arrivato lui, il cugino malefico che così, quasi per caso, mi dice "stanno organizzando degli eventi per auto leggere (LLCC ndr) e, dato che uno di essi dovrebbe essere un'endurance, lo faresti con me e la mia Lotus Elise?"

E cosa potevo mai rispondere? con la bava alla bocca e tra gli improperi di mia moglie corro ad acquistare casco ed abbigliamento sportivo con un sorriso che arrivava alle orecchie!!!!

Il mio primo stint a Franciacorta

In realtà poi la endurance non l'abbiamo fatta però siamo stati a Franciacorta ed a vari track day e tutto questo è bastato per riaccendere definitivamente quel fuoco, oramai quasi spento, che covava in me. Max Dallavalle, non ho ancora capito se devo ringraziarti oppure se devo maledirti però, da quel primo giorno, tutto in me è cambiato ed è partita la ricerca di una auto da portare in autodromo.

Ma di questo parleremo nella prossima puntata......

martedì 5 novembre 2019

Guida DIY - Ringiovanire le plastiche di una Yamaha Tenerè XT600Z 3AJ

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[Guida DIY]

Ringiovanire le plastiche di una Yamaha Tenerè XT600Z 


La scorsa estate ho finalmente deciso di fare qualche intervento di manutenzione straordinaria e di restauro sul mio fido Yamaha Tenerè XT600Z che mi accompagna dal lontano 1990.

La mia Yamaha Tenerè XT600Z 3AJ qualche anno fa
La mia Yamaha Tenerè XT600Z qualche anno fa
Vi erano varie cose che avevo per troppo tempo trascurato ed ora era giunto il momento di sporcarsi le mani, prime fra tutto le plastiche troppo invecchiate e sbiadite.

Le plastiche erano oramai completamente consumate a causa della trentennale esposizione ai raggi solari ed avevano perso la loro originale brillantezza sostituita da una brutta patina biancastra. Inoltre, soprattutto sulle fiancatine laterali, vi erano graffi più o meno profondi dovuti all'utilizzo nei boschi e sui sentieri di montagna.

Il parafango anteriore prima del trattamento



Fiancatina sinistra prima del trattamento
I graffi presenti sulla fiancatina sinistra

 Dopo una veloce ricerca di plastiche sostitutive su Internet  ho verificato che la disponibilità di questi ricambi è veramente scarsa ed i prezzi, anche per componenti decisamente molto usati, sono a mio avviso veramente molto alti pertanto, visto anche il periodo estivo ed il fatto che mi trovavo in uno sperduto paesino dell'appennino, ho accantonato l'ipotesi di effettuare la sostituzione delle plastiche con altre da acquistare.
A questo punto ho deciso di provare ad intervenire personalmente sui componenti consumati dal tempo ed ora vi racconto come è andata.

Pronti? si comincia...

Iniziamo con l'elenco del materiale occorrente per effettuare l'intervento:


  • sgrassatore;
  • spazzola morbida;
  • contenitore con acqua pulita (io ho usato un secchio da circa 14 lt);
  • carta gommata;
  • carta abrasiva all'acqua grana P600, P1500, P2000;
  • pasta abrasiva per carrozzeria;
  • panno in microfibra;
  • stracci puliti per asciugatura e pulizia finale.

Pulizia preliminare

Tralasciando la fase di smontaggio e rimozione delle plastiche della moto perché è veramente banale passiamo alla prima fase che è costituita da una accurata pulizia delle varie parti usando la spazzola morbida ed acqua corrente. L'obiettivo è rimuovere tutto lo sporco più grossolano come depositi di terra che potrebbe produrre graffi durante la lucidatura.
Si prosegue con l'applicazione dello sgrassatore per rimuovere eventuali depositi oleosi e successivo lavaggio con acqua corrente.

Applicazione carta gommata

Prima della carteggiatura applico la carta gommata sugli adesivi e più in generale sulle aree che voglio proteggere.

Applico la carta gommata di protezione
Proteggo gli adesivi con la carta gommata

Carteggiatura

Tagliare delle porzioni di carta abrasiva (P600, P1500 e P2000) ed lasciarle a bagno nel contenitore con acqua pulita. Bagnare preliminarmente la parte in plastica da trattare.
Iniziando con la carta abrasiva a grana più grossolana (P600), trattare la superficie effettuando movimenti rotatori ed applicando una debolissima pressionesciacquando frequentemente la carta abrasiva e mantenendo bagnata la superficie della plastica. 
E' importante non premere troppo la carta abrasiva evitando che la plastica si riscaldi dando seguito a fenomeni di polimerizzazione.

Una volta rimossi i graffi più profondi ripetere il passaggio precedente con la carta abrasiva a grana via via più fine (P1500 e poi P2000) avendo cura di cambiare frequentemente l'acqua nel contenitore.

Finito il trattamento con la carta abrasiva, asciugare e pulire con stracci puliti  la parte in plastica.

Alcune parti dopo il trattamento con la carta abrasiva
Parafango e fiancatina DX dopo il trattamento con la carta abrasiva

Confronto tra fiancatina DX carteggiata e fiancatina SX solo parzialmente trattata

Lucidatura

Applicare una piccola quantità di pasta abrasiva per carrozzeria e, utilizzando un panno in microfibra (i panni per la pulizia delle lenti degli occhiali vanno benissimo) , lucidare la plastica effettuando movimenti rotatori molto lenti e senza esercitare pressione sul panno. Questa è la fase più delicata ed è importantissimo evitare che la plastica si scaldi inglobando la pasta abrasiva e vanificando il lavoro fin qui compiuto.

Evitare assolutamente di utilizzare utensili elettrici quali spazzole orbitali, sono indicati per trattare vernici su metallo ma sulla plastica l'eccessiva velocità produce troppo calore.

Terminato il trattamento lavare bene la parte prima di procedere con il rimontaggio sulla moto.


Il parafango anteriore prima
Prima del trattamento

il parafango anteriore dopo il trattamento
Dopo il trattamento

Questo è il confronto tra il prima ed il dopo il trattamento sul parafango anteriore.....  cosa ne pensate? ne è valsa la pena vero?

Io, dopo il lavoro svolto, mi sono sentito soddisfatto e, dopo avere rimontato il tutto, la mia Tenerè sembrava veramente ringiovanita di una ventina d'anni.

Rimangono da applicare gli adesivi che nel tempo si erano consumati o staccati e poi posso considerare il lavoro di restauro estetico completato.

Nella speranza che la condivisione di questa mia esperienza possa essevi utile, vi invito a lasciare i vostri commenti ed i vostri suggerimenti per migliorare la procedura di restauro. Raccontatemi le vostre esperienze!!!!