Nella precedente puntata , dedicata all' assetto della nostra
auto, abbiamo visto quanto sia importante la corretta pressione di esercizio
dei nostri pneumatici. Ora andiamo ad analizzare gli altri fattori che, a
diverso titolo, influenzano la tenuta di strada delle gomme.
La temperatura
Durante l’utilizzo, sia su strada che in pista, i pneumatici
si scaldano. La temperatura ha una grandissima rilevanza sulla tenuta di strada
dei pneumatici, infatti all’aumentare della temperatura la gomma diventa più
morbida rendendo sia la carcassa che il battistrada dello pneumatico più
flessibile ed in grado di copiare meglio il terreno aumentando di conseguenza
il coefficiente di attrito.
Come si deforma la carcassa della gomma in curva
Ogni tipologia di pneumatico ha un suo range ottimale di
temperatura entro il quale fornisce la migliore tenuta di strada, solitamente per
gomme sportive e/o da gara questo range è compreso tra gli 80 ed i 120 °C.
Perché la gomma lavori al meglio è molto importante
scaldarla gradualmente in modo tale che sia la carcassa che il battistrada
raggiungano la corretta temperatura di esercizio. Quando si entra in pista
quindi è sempre opportuno dedicare uno o due giri al riscaldamento delle gomme
per poi passare a spingere al massimo.
Se si entra a gomme fredde e si spinge da subito avremo un
battistrada che raggiunge immediatamente la temperatura mentre la carcassa, il
cui fenomeno di riscaldamento è legato solamente alle deformazioni della gomma,
si troverà ad una temperatura inferiore a quella ottimale. A causa della
maggior rigidità della carcassa le gomme avranno una minore superficie di
contatto e di conseguenza una minore tenuta di strada. La perdita di aderenza
porterà al patinamento delle gomme con relativo surriscaldamento della
superficie del battistrada quindi ad una maggior usura associata ad un minor
grip. Esattamente quello che succede sulle auto da drifting dove il minor grip
sulle ruote motrici posteriori è un fenomeno ricercato dai piloti per un
miglior controllo delle sbandate.
La mescola della gomma
Il valore di aderenza che una gomma è in grado di garantire
è legato alla durezza della mescola. Più la gomma è a mescola morbida maggiore
sarà l’aderenza. Parallelamente alla morbidezza della mescola si associa in
maniera diretta il consumo degli pneumatici. Le normali gomme stradali di norma
sono prodotte in una unica mescola perciò la durezza non rappresenta una
variabile su cui poter lavorare. Diverso è il discorso per le gomme semi slick
da Track Day. Alcuni modelli di semi slick infatti vengono realizzate con differenti
mescole, offrendo quindi prodotti dalle prestazioni differenti da impiegare
anche in funzione della temperatura esterna e dell’asfalto.
Il disegno del battistrada
Le normali gomme stradali presentano un battistrada
intagliato in grado di drenare l’acqua presente sull’asfalto in caso di
pioggia. Un battistrada con grandi e profondi intagli presenta una superficie
di contatto con l’asfalto ridotta e un grip inferiore rispetto ad
una gomma con pochi intagli come una semi slick.
Un pneumatico stradale molto intagliato, con tassellatura fine, tenderà a deformarsi molto a livello di battistrada, fornendo una sensazione di forte deriva e quindi una minor precisione di guida. Inoltre, la continua deformazione dei tasselli tenderà a surriscaldare la gomma a livello di battistrada e ad arrotondare il profilo dei tasselli con ulteriore perdita di grip per la combinazione di questi due fenomeni.
Gomme semi slick Yokohama Advan A048
Un pneumatico stradale molto intagliato, con tassellatura fine, tenderà a deformarsi molto a livello di battistrada, fornendo una sensazione di forte deriva e quindi una minor precisione di guida. Inoltre, la continua deformazione dei tasselli tenderà a surriscaldare la gomma a livello di battistrada e ad arrotondare il profilo dei tasselli con ulteriore perdita di grip per la combinazione di questi due fenomeni.